UN SOSTEGNO CONCRETO A CHI HA BISOGNO: ANIMG

La Giornata della Memoria ricorre il 27 gennaio di ogni anno per ricordare le atrocità compiute da Hitler in Germania e da Mussolini in Italia. L’ideologia imperante riteneva gli ebrei persone di serie B e contro le quali vennero emanate leggi razziali che dapprima limitarono le loro libertà, poi i loro diritti e infine portarono alla deportazione di migliaia  di cittadini ebrei che non avevano nessuna colpa o commesso alcun reato.

Arrivati al campo di sterminio molti, i più anziani, i malati o i bambini, venivano uccisi subito, altri venivano registrati e assegnato loro un numero che gli veniva tatuato sul braccio, per i tedeschi queste persone non erano niente, solo dei stupidi numeri, uomini e donne senza nome e senza capelli.

Morirono tantissime persone per mancanza di cibo, per malattie o per le torture dei nazisti. A volte venivano persino fatti degli esperimenti medici sugli ebrei.

Noi pensiamo che tutto questo sia ingiusto e che non deve mai più succedere perché le persone non devono essere giudicate per la loro religione, siamo tutti uguali.

Arisa, Elisa, Xiaoting classe 2A

Lo scorso 2 Febbraio, in onore della giornata della memoria, il nostro istituto ha partecipato ad un incontro in presenza con alcuni membri dell’organizzazione ANIMG, Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra. La stessa riunione si è tenuta in aula magna, dove, alcune classi terze, seconde e prime della nostra scuola hanno esposto i loro lavori in merito alla situazione degli ebrei nel 1900 e all’importanza di far conoscere alle nuove generazioni la storia dell’Italia del passato.

incontro aula magna 3

Dopo essersi presentati, due dei membri dell’associazione ANIMG, ci hanno parlato della nascita della loro organizzazione e del ruolo che, nel tempo, essa ha ricoperto. Agli inizi del diciannovesimo secolo, proprio come raccontatoci, in Italia, come nel resto d’Europa, ciò che era ritenuto diverso non veniva sempre visto di buon occhio. Queste considerazioni nacquero a partire dalla prima guerra mondiale (1914-1918), periodo in cui, per necessità di una precisa classe sociale, nacque l’ANIMG. Venne infatti istituita nel 29 aprile del 1917, con lo scopo principale di dare un reale aiuto a tutte le persone rimaste disabili o invalide inseguito alla guerra. Le vittime di questo episodio non erano più solamente gli Ebrei, già considerati come razze inferiori, ma, anche tramite pubblicità, propaganda e manifesti i disabili e gli invalidi vennero emarginati dalla società, e la loro venne considerata come una vita non degna di essere vissuta.

Messaggi del genere vennero emanati a partire dal 1933 periodo in cui, secondo le leggi istituite al tempo, persone con infermità fisiche e mentali vennero sterilizzate. Secondo Hitler, infatti: “Chi non è sano e degno di corpo e di spirito, non ha diritto di perpetuare le sue sofferenze nel corpo del suo bambino. Qui, lo Stato nazionale deve fornire un enorme lavoro educativo, che un giorno apparirà quale un’opera grandiosa, più grandiosa delle più vittoriose guerre della nostra epoca borghese”. A partire da questo momento milioni di invalidi rimasti feriti dopo la guerra vennero uccisi. Solamente dopo lo sterminio di 70 milioni di disabili si passerà all’uccisione degli ebrei durante la seconda Guerra mondiale, ai forni crematori ed alle morti di massa. Durante l’incontro abbiamo anche parlato e riflettuto sul quale potesse essere un rimedio utile per porre fine alle continue guerre che anche ad oggi si verificano. Secondo noi l’unico rimedio possibile per non dimenticare e fare si che tra ogni popolazione ci sia un legame di rispetto ed uguaglianza, è quello di rimanere in pace.

incontro aula

Al termine del nostro “confronto”, le classi 2C, 2E,3E, 3B e 3C del nostro istituto hanno esposto ai due membri dell’associazione i lavori svolti nei giorni precedenti in classe con i corrispettivi professori di italiano. I ragazzi della nostra scuola hanno presentato cartelloni, letto poesie e riflessioni riguardanti la giornata della memoria e l’importanza di questa; ripensando a quanto possa essere importante aiutare chi ne è più bisognoso, ma, soprattutto quanto sia importante non dimenticare mai ma ricorderò sempre!

Alice, Daria e Giulia

 

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