Il 5 e 6 ottobre scorsi, noi alunni della classe 2A, assieme alle classi 2D, 2C, 3C e 3D, abbiamo incontrato a scuola l’attrice e autrice di teatro Sonia Antinori.
Durante il primo incontro, avvenuto in Aula Magna, Sonia è venuta per mostrarci che cosa significa fare teatro, raccontandoci le vicende dello spettacolo, da lei scritto, “Cronache del bambino anatra”.
Questo titolo all’inizio ci ha incuriosito e spiazzato: Sonia ci ha spiegato che lo spettacolo tratta delle vicende di un bambino di nome Dario e dei suoi problemi nel rapportarsi con la madre Luisa.
Dario, infatti, è affetto da dislessia, un disturbo specifico dell’apprendimento che si manifesta nella difficoltà di leggere in modo fluente. Ai tempi in cui Dario è bambino, cioè negli anni Sessanta, questo disturbo è poco compreso e infatti Dario e la mamma litigano spesso, perchè non riescono a capire bene il problema. Crescendo, lo comprenderanno meglio e impareranno anche a conoscersi in modo più profondo.
Sonia non ci ha solamente parlato dello spettacolo, ma ha distribuito alcuni fogli con il copione e alcuni di noi hanno potuto calarsi per qualche minuto nei panni di un attore. Prima è stata fatta la lettura dei dialoghi e poi i compagni, che di volta in volta interpretavano Dario e Luisa, hanno provato a mettere in scena il testo. Abbiamo scoperto che recitare non è così semplice! Infatti sono necessari la giusta intonazione della voce e movimenti del corpo chiari e sicuri, in modo tale da essere espressivi e coinvolgere il pubblico. Inoltre bisogna anche saper improvvisare! Non si sa mai cosa può succedere su un palcoscenico…
Nel corso del secondo incontro, avvenuto nelle classi in videoconferenza, Sonia e una sua collega ci hanno mostrato un video dello spettacolo, da loro interpretato. Infine hanno risposto alle nostre domande.
Ecco alcune nostre impressioni sull’esperienza:
“L’incontro è stato bellissimo, perchè ho visto i nostri amici recitare in un momento inaspettato.” (Mehdi)
“Quando alcuni alunni hanno recitato, secondo me è andata un po’ male, perchè mancavano il movimento e le emozioni!” (Molka)
“Mi sono impressionata: io non riuscirei mai a farlo! Ho visto ed imparato che salire su un palco non è facile, ma quando si sanno le parole forse è più semplice. I compagni che hanno provato ad interpretare il testo erano molto ansiosi all’inizio, ma poi si sono divertiti ed è andata bene.” (Nadia)
“Il tema dello spettacolo era la dislessia, che io non conoscevo, anche se ne avevo sentito parlare in TV. Grazie a Sonia Antinori ho capito meglio di cosa si tratta: il teatro ci può insegnare qualcosa. Ho visto alcuni miei compagni molto timidi che hanno recitato e ce l’hanno fatta. Le scene dello spettacolo che ho visto online mi hanno stupito, sono rimasta a bocca aperta!” (Arisa)
“Vedere uno spettacolo che parla della dislessia sinceramente mi è rimasto impresso. Anche sentire che altri nostri compagni sono dislessici mi sta tanto a cuore, non bisogna prenderli in giro perchè siamo tutti uguali!” (Odette)
“Entrando in Aula Magna e vedendo recitare gli altri mi sono emozionato. Mi ha colpito il momento in cui ho visto rappresentare un momento di rabbia.” (Raky)
“Il teatro per me è molto bello. Chi scrive storie ha una grande fantasia, e per farlo di sicuro ci vuole un grande impegno. Immagino che certe persone si sveglino presto per studiare tutti i giorni e creare testi, e insistono finché arriva il giorno che loro aspettavano… Adoro le storie e gli attori, che sono così bravi!” (Xiaoting)
Gli alunni della classe 2A
Attraverso il teatro ho capito meglio cos’è la dislessia, perchè quando ne sentivo parlare era per me difficile. Vederla rappresentare dai miei compagni mi ha chiarito le idee