In questo periodo dell’ anno nell’ aria si respira l’ odore del Natale. Jesi è tutta illuminata: le strade, le piazze, i negozi, il corso. Ci sono addobbi di ogni genere: stelle, note musicali, alberi di Natale e per finire i mercatini Natalizi.
I mercatini Natalizi sono bancarelle che espongono ognuna una particolarità del Natale: c’è la bancarella con i personaggi del presepio, con gli addobbi di Natale, quella con i dolciumi, prodotti alimentari tradizionali delle Marche , il vin brulè e le castagne calde.
La caratteristica di questi mercatini sono i colori , in particolare il bianco e il rosso che attira lo sguardo e ti sembra di essere in un sogno dove esiste solo la gioia e nessun cattivo pensiero. Molte di queste bancarelle mostrano oggetti fatti a mano e non nego di rimanere affascinata. Questa pazienza e delicatezza di creare con la fantasia e le mani oggetti caratteristici e meravigliosi è una cosa che ai giorni nostri stiamo perdendo , troppo occupati a soffocare le nostre menti con i cellulari , i computer , i videogiochi. A momenti facciamo difficoltà ad allacciarci persino le scarpe!!! E quando poi il nostro sogno natalizio è arrivato all’ultima bancarella una castagna non ci sta’ proprio male.
Elena, Marwa, Aya 1° C
Il Natale cristiano è una festa religiosa che commemora la nascita di Gesù, il 25 dicembre e viene celebrata in 160 nazioni, anche in quelle che di prevalenza non sono cattoliche. Il simbolo religioso per eccellenza è il Presepe, una rappresentazione della natività che nel corso degli anni ha dato modo di esprimersi in diverse forme: dal presepe vivente, alle statuine napoletane con i personaggi della politica o dello spettacolo.
Poi troviamo altri due simboli che potremmo definire laici, o commerciali, nati dalla tradizione popolare o per pubblicizzare la vendita di una nota bevanda…
Babbo Natale è un personaggio presente in molte culture della tradizione natalizia della civiltà occidentale, oltre che in Giappone e in altri parti dell’asia orientale. Lui distribuisce regali ai bambini, di solito la notte della vigilia di Natale, volando per in cielo con la sua slitta trainata da renne. Tutti i bambini lo riconoscono subito: ha una lunga barba e baffi bianche e è tutto vestito di rosso, non a caso il colore del Natale.
Infine l’Albero di Natale nasce secondo alcuni a Tallin, in Estonia, nel 1441, quando fu eretto un grande abete nella piazza Raekoja, la piazza del municipio, attorno al quale giovani scapoli, uomini e donne, ballavano insieme alla ricerca dell’anima gemella.
Francesca 2C